È arrivato il momento di riportare a bordo i tuoi collaboratori

Dopo un anno e mezzo ricco di difficoltà, possiamo finalmente aspettarci un imminente ritorno alla normalità. Nella vita privata così come sul lavoro. Nei prossimi mesi, quindi, i team HR delle aziende di tutto il mondo dovranno affrontare un viaggio che potrebbe presentare qualche turbolenza. Dovranno infatti creare le condizioni ideali per riportare le persone nei luoghi di lavoro in tutta sicurezza e trovare il giusto compromesso tra la “vecchia” vita da ufficio e la nuova flessibilità a cui ci ha abituati lo smart working. Signore e signori, è il momento di prepararsi al decollo!

Team HR: prepararsi al decollo!

Un processo (non) del tutto nuovo

Per chi si occupa di HR, il concetto di reboarding è qualcosa di piuttosto familiare. È il processo che caratterizza tutte le situazioni in cui un’azienda attraversa grandi cambiamenti e le Risorse Umane devono aiutare i dipendenti ad adattarsi al meglio alle nuove condizioni. E sebbene questa volta il cambiamento sia avvenuto su scala globale e sia legato ad un evento epocale come una Pandemia, le logiche alla base restano invariate.

Tuttavia, è importante tenere a mente che per il resto dell’azienda questo concetto non è così noto, e che molti di loro si troveranno spaesati anche da attività all’apparenza semplici, come il ritorno in ufficio. È probabile che non tutti siano d’accordo all’idea di tornare appieno alla vecchia routine. Per qualcuno, la situazione ideale prevede alcuni giorni di lavoro da casa e alcuni dall'ufficio; ma c'è anche chi non vuole rinunciare affatto alla flessibilità garantita dallo smart working, e spera in un approccio full remote.

Le variabili da tenere a mente sono diverse, ma quel che è certo è che il reboarding rappresenta un ennesimo cambio di abitudini. E dopo un primo periodo già ricco di scossoni, questo è certamente un aspetto da considerare e trattare con cautela.

Non c’è una ricetta perfetta per il reboarding

Cominciamo con il dire che non c’è un modo giusto o sbagliato di sviluppare una strategia di reboarding, e nessuno ha la ricetta infallibile per affrontare alla perfezione il ritorno alla normalità. Tuttavia, ci sono diversi aspetti generali che vale la pena di prendere in considerazione. Innanzitutto, il fatto che nell’ultimo anno e mezzo ci sono state molte novità – come la digitalizzazione e una crescente attenzione al benessere psicofisico – che hanno cambiato le carte in tavola, lasciando i professionisti HR con un foglio bianco da riempire con le regole della nuova normalità. Poi, il fatto che ciascuna realtà ha risposto in modo diverso alla Pandemia, e pertanto queste nuove regole probabilmente varieranno da azienda ad azienda.

Insomma, in molti casi non sarà sufficiente ripartire da dove si era rimasti nel febbraio 2020. Al contrario, probabilmente sarà necessario creare nuovi standard per aspetti quali la flessibilità oraria, il lavoro da remoto, la struttura e fornitura degli uffici e il bilanciamento tra lavoro e vita privata. Quindi, come trovare la giusta direzione? Semplice: parlandone innanzitutto con chi dovrà poi lavorare seguendo le nuove regole. I tuoi colleghi! Ascoltare le loro idee, conoscere le loro necessità e comprendere le loro aspettative ti aiuterà a creare un ambiente positivo e ospitale per tutti.

Ascolta i desideri del tuo staff

Per creare un ambiente in cui tutti i tuoi collaboratori si sentano bene e siano motivati a dare il meglio di sé, può essere molto saggio prendersi prima un momento per parlarne con loro. In questo modo, eviterai di spendere tempo e denaro in un’intera strategia che, alla fine, non soddisfa i bisogni del tuo staff e crea malcontento. Inizia quindi col chiedere ai tuoi dipendenti come hanno vissuto l’ultimo anno e mezzo. Cosa hanno imparato dalle difficoltà affrontate? Cosa gli è mancato di più del lavoro in azienda? E cosa, invece, hanno apprezzato dello smart working? Conoscere la risposta a queste domande ti aiuterà a orientare le tue scelte e ottenere utili insight su ciò che i tuoi colleghi vogliono o si aspettano dal luogo di lavoro. Non commettere l’errore di rinchiuderti nella tua torre d’avorio dimenticando di ascoltare ciò che pensa o desidera il tuo staff. Ponendo le giuste domande, potresti scoprire qualcosa di sorprendente!

Non sai da dove iniziare? Niente paura, ci siamo noi a darti una mano. Per renderti le cose più semplici, abbiamo creato una Scheda tematica che ti aiuterà ad avviare la conversazione con il tuo staff. Puoi scaricarla al link qui sotto. In bocca al lupo e buon reboarding!

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Scheda tematica

Che la conversazione abbia inizio! Scarica la Scheda Tematica dedicata al reboarding e preparati a scoprire le priorità dei tuoi collaboratori.

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