Leadership ibrida: un nuovo paradigma
La forza lavoro di oggi è ibrida. Oltre a lavorare in sedi diverse — a casa, in ufficio, in coworking… — le persone portano a termine le attività dove e quando è più efficace per ottenere risultati e produttività. Significa che non hanno bisogno del supporto del manager? Al contrario! Per aumentare la performance e preservare il benessere, i “nuovi” manager devono adottare uno stile di gestione diverso. Lunga vita alla hybrid leadership!
La hybrid leadership è uno stile di management che combina competenze di gestione da remoto e in presenza per ottenere il meglio da persone che lavorano da remoto, in ufficio o in modalità ibrida. Senza rinunciare al loro ruolo strategico e operativo, le persone che guidano i team passano a un modo di lavorare più collettivo e coinvolgente — che non può funzionare senza concedere a ciascuno maggiore autonomia. La chiave del successo? Trovare il giusto equilibrio tra performance individuale e intelligenza collettiva. In altre parole, più che manager gerarchici, i leader ibridi sono coach che incoraggiano responsabilità e iniziativa.
La hybrid leadership è una leadership equa
I modelli di lavoro ibridi espongono a un rischio di equità. Il lavoro virtuale tende a trattare ruoli e task in modo diseguale, soprattutto quando i manager sono abituati a scegliere le persone in base alla loro presenza fisica in ufficio. Per evitare privilegi che, nel lungo periodo, compromettono produttività e retention, i leader ibridi devono offrire pari opportunità a tutte le persone del team. Essere efficaci nella hybrid leadership richiede quindi un approccio coinvolgente, inclusivo ed equo — a prescindere da dove lavorano le persone.
Un nuovo set di soft skill
Behind every great employee is a great manager. Without forgetting their face-to-face management skills, and while in-person connection is becoming less frequent, soft skills are becoming more important than ever. Starting with people skills. It is the so called “hybrid paradox” Dietro ogni persona straordinaria c’è un manager straordinario. Senza dimenticare le competenze di gestione in presenza, e dato che le occasioni di incontro dal vivo sono meno frequenti, le soft skill contano più che mai. A partire dalle people skill. È il cosiddetto “paradosso ibrido” (Harvard Business Review).
I leader ibridi devono saper ascoltare, essere empatici e creare fiducia, così che le persone si sentano sicure nel condividere le proprie sfide. Devono responsabilizzare invece di controllare. E devono adattare la comunicazione all’online, dove il linguaggio del corpo non si vede e “passare alla scrivania” di qualcuno non è più possibile.
Allo stesso tempo, i leader ibridi creano un ambiente di lavoro positivo e produttivo per il team, ovunque si lavori.
La hybrid leadership manda in pensione il micromanagement. Oggi i manager guidano la performance senza controllo serrato, aumentando l’autonomia delle persone. Si definiscono obiettivi chiari, si fanno check‑in regolari, ma chi lavora è libero di scegliere come raggiungerli. Più che mai, i manager agiscono da guide e coach, offrendo supporto quando serve davvero.
Infine, i leader ibridi sono adattabili e flessibili. Alcune persone rendono al meglio da casa; altre hanno bisogno della stimolazione intellettuale e creativa che nasce dallo stare con i colleghi. Per gestire efficacemente tuttə, i leader ibridi devono capire i bisogni di ciascuno e adattare lo stile di management. Per alcuni basterà un allineamento settimanale; altri avranno bisogno di 1:1 e check‑in più frequenti. L’importante è che ognuno riceva il supporto di cui ha bisogno. Questo è ciò che conta.
Trovare la tua strada nella hybrid leadership non è una moda passeggera. È una necessità. La nostra recente ricerca su 12.576 professionisti nel Regno Unito mostra che l’83% si aspetta di lavorare (almeno in parte) da remoto anche in futuro. Questo significa che devi adattare il tuo stile di leadership per restare al top.
